Rocca dei Boiardo

Indirizzo Viale della Rocca, 42019 Scandiano RE, Italia

La costruzione, iniziata a partire dal XII secolo dalla famiglia dei Da Fogliano, prende il nome della famiglia Boiardo, che la abitò dal 1423 al 1560. Fu costruita inizialmente come fortificazione di difesa, dotata di cinta muraria, di fossato con annesso ponte levatoio e di due torri di vedetta, di cui una mai terminata. Successivamente l'edificio viene riconvertito ad uso abitativo quando il governo della città di Scandiano passò ai conti Boiardo dal 1423 al 1560. Nel maggio 2011 è stata allestita all'interno della rocca l'enoteca regionale , al fine di valorizzare i vini della zona (in particolare il Vino Spergola di Scandiano a denominazione comunale) e della regione Emilia-Romagna

La Rocca dei Boiardo, risalente al XII secolo, domina il centro storico ed è senza dubbio un monumento di grande valore storico e culturale. Fatta costruire dalla nobile famiglia dei Da Fogliano, oggi prende il nome dalla famiglia Boiardo che l’abitò dal 1423 per 137 anni.
Costruita inizialmente come luogo di difesa, dotata di cinta muraria, fossato con annesso ponte levatoio e torri di vedetta, divenne in seguito dimora rinascimentale, quando il governo di Scandiano passò nelle mani della famiglia Boiardo e fu allora che Nicolò dell’Abate vi dipinse gli affreschi del Camerino, con scene dell’Eneide, trasferiti alla fine del 1700 a Modena alla Galleria Estense.
Successivamente vi abitarono i Thiene dal 1565 per 58 anni; questi apportarono modifiche molto significative all’edificio e lo portarono alle forme attuali, affidando il progetto a Giovan Battista Aleotti.
A lui si deve l’elegante scalone che introduce al piano nobile, l’imponente facciata sud e l’ultimazione del torrione a ovest.
Nei secoli XVII e XVIII i Bentivoglio prima e i marchesi d’Este poi, introdussero a loro volta decorazioni di gusto barocco.

Le numerose modifiche che il castello ha subito nel corso dei secoli rendono difficile la comprensione e la lettura della struttura; in essa convivono diversi stili: medievale (torre Pusterla dell'ingresso nord e archetti pensili del cortile), rinascimentale (portico del cortile) e barocco (scalone, bifore, architravate del cortile, decorazioni a stucco dell'appartamento estense).
Tutta la storia di Scandiano e della sua gente si è svolta all'interno del castello: in una stanza del primo piano dell'edificio nacque il poeta Matteo Maria Boiardo; nei sotterranei era solito compiere i suoi esperimenti il grande scienziato Lazzaro Spallanzani, alloggiarono al castello il poeta Francesco Petrarca, il riformatore Giovanni Calvino e Papa Paolo III.
Qui, il 10 ottobre 1796, si inneggiò alla libertà e a Napoleone e si aderì alla Repubblica Reggiana. Sempre all'interno di questo castello, l'11 marzo 1800 si svolse il plebiscito che sancì l'annessione di Scandiano al Regno di Sardegna.

Uscendo dall’appartamento si attraversa un breve tratto del cortile interno e si arriva al monumentale scalone, opera dell’architetto Giovan Battista Aleotti, detto l’Argenta.
A sinistra poi, si trova una porta che conduce ai sotterranei del castello, sede delle vecchie prigioni.

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